A giugno, anche didardo ha partecipato a WMF, la manifestazione annuale che a Rimini fa il punto della situazione sullo stato dell’innovazione digitale (e oltre).
Cos’è We Make Future
We Make Future è la Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale, tenutasi dal 15 al 17 giugno 2023 alla Fiera di Rimini. Una tre giorni, organizzata da Search On Media Group, che ha riunito il mondo dell’innovazione in Italia. C’erano oltre 60.000 presenze da 85 Paesi, più di 670 espositori, 2.000 tra startup e investitori, più di 1.000 speaker e oltre 130 ospiti istituzionali, nazionali e internazionali.
Ormai è un appunamento consolidato e importante: WMF si propone ancora una volta come piattaforma per la costruzione del futuro e per accelerare educazione, formazione, cultura e innovazione al servizio della società globale.
Per saperne di più leggi l’approfondimento su digitalhealthitalia.com
Cosa facevamo al WMF noi di didardo?
Nella sala Design&UI, il 15/06/23 alle 18.20 Chiara Danese ha raccontato “Come trasformare un modello di business da prodotto a servizio (e viceversa)”: abbiamo approfondito l’approccio del Design Thinking (ne abbiamo parlato anche sul nostro magazine) in un ottica data driven e portato in sala le modalità per:
- testare velocemente un servizio
- trasformare l’idea di un prodotto B2B in un servizio B2C
- raccogliere feedback per implementare una soluzione riducendo rischi e costi di investimento.
Cosa ci portiamo a casa
Sono stati giorni intensi. Noi ci ricordiamo del WMF quando ancora era al Palacongressi di Rimini (e non in Fiera) e siamo contenti dell’evoluzione e di quello che offre oggi il WMF: è diventato un punto di incontro e scambio sulla transizione al digitale delle aziende italiane.
Ma non solo, si sono affrontati argomenti riguardanti temi chiave:
- il design system, cioè un insieme di regole e linee guida che aiutano a mantenere coerenza e continuità all’interno di un ecosistema digitale;
- l’intelligenza artificiale, quali potrebbero essere gli scenari futuri e il segreto per “padroneggiarla” ossia cultura e consapevolezza;
- l’experience design che serve a migliorare la relazione tra consumatori e prodotti: in breve, è l’anello mancante tra i bisogni dell’azienda e quelli dell’utente.
Ci portiamo a casa tanta condivisione, il bello di rivedere professionisti del settore e la voglia di confrontarsi e crescere insieme per costruire un futuro migliore.
