Cos'è il design thinking • didardo
Design thinking

Cos’è il design thinking

By 19 Ottobre 2022 No Comments
Definizione design thinking

Cos’è il design thinking? Abbiamo parlato dei suoi 12 vantaggi per enti e imprese, ma qui andiamo proprio a darne una definizione. Anzitutto il design thinking non è una proprietà esclusiva dei designer: tutti i grandi innovatori della letteratura, dell’arte, della musica, della scienza, dell’ingegneria e degli affari lo hanno praticato. Allora, perché chiamarlo design thinking?

La particolarità del design thinking è che i processi di lavoro dei designer possono aiutarci a estrarre, insegnare, apprendere e applicare sistematicamente queste tecniche incentrate sull’uomo per risolvere i problemi in modo creativo e innovativo, nei nostri progetti, nelle nostre attività, nei nostri paesi e perché no, anche nelle nostre vite.

Alcuni dei marchi leader a livello mondiale, come Apple, Google e Samsung, hanno adottato rapidamente l’approccio del design thinking e le principali università di tutto il mondo insegnano la relativa metodologia, tra cui Stanford, Harvard, l’Imperial College di Londra e lo Srishti Institute in India. Prima di incorporare il design thinking nel tuo lavoro, devi sapere di cosa si tratta e perché è così popolare.

Cos’è il design thinking?

Il design thinking è un processo iterativo in cui cerchi di comprendere i tuoi utenti, ridefinire i problemi e creare soluzioni innovative che puoi prototipare e testare. L’obiettivo generale è identificare strategie e soluzioni alternative che non sono immediatamente evidenti con il tuo livello iniziale di comprensione.
Il design thinking è più di un semplice processo; apre un modo completamente nuovo di pensare e offre una raccolta di metodi pratici per aiutarti ad applicare questa nuova mentalità.

In sostanza, il design thinking:

  • ruota attorno a un profondo interesse a comprendere le persone per le quali progettiamo prodotti e servizi.
  • ci aiuta a osservare e sviluppare empatia con gli utenti target.
  • migliora la nostra capacità di mettere in discussione: nel design thinking metti in discussione il problema e le soluzioni.
  • si rivela estremamente utile quando si affrontano problemi mal definiti o sconosciuti.
  • implica la sperimentazione continua attraverso schizzi, prototipi, test e prove di nuovi concetti e idee.

Il design thinking, processo iterativo e non lineare

Il design thinking è un processo iterativo e non lineare. Ciò significa semplicemente che il team di progettazione utilizza continuamente i propri risultati per rivedere, mettere in discussione e migliorare le proprie ipotesi, comprensioni e risultati iniziali.
Il design thinking è un processo iterativo non lineare che consiste in diverse fasi. IDEO, la più importante design agency mondiale, definisce il processo in 5 fasi: 1. Empatizzare, 2. Definire, 3. Ideare, 4. Prototipare e 5. Testare.

In didardo invece, per essere più funzionali e utilizzarlo fin dal primo approccio, ci piace suddividere il processo in 3 fasi:

A) DISCOVER – RESEARCH & ANALYSIS: in questa fase entri nel vivo della ricerca: comprensione, esplorazione e definizione dei problemi sono la chiave di questo step;

B) DEFINE – DEFINIZIONE DELL’UTENTE e DEL PIANO DI AZIONE: in questa fase comprendi il tuo utente, gli trovi una soluzione ai suoi problemi;

C) DESIGN & IMPLEMENTATION: inizia a testare e prototipare, a capire soprattutto in un’ottica LEAN come procedere per immettere nel mercato il prodotto e il servizio.

Puoi eseguire le fasi in parallelo, ripeterle e tornare a una fase precedente in qualsiasi momento del processo, non devi seguirle in ordine.

Cosa ottieni al termine del processo

La natura iterativa e orientata all’ideazione del design thinking significa che mettiamo costantemente in discussione e acquisiamo conoscenze durante tutto il processo. Questo ci aiuta a ridefinire un problema in modo da poter identificare strategie e soluzioni alternative che non sono immediatamente evidenti con il nostro livello iniziale di comprensione.

Il pensiero progettuale viene spesso definito pensiero fuori dagli schemi, poiché i designer tentano di sviluppare nuovi modi di pensare che non rispettino i metodi di risoluzione dei problemi dominanti o più comuni, proprio come fanno gli artisti.

Il processo di design thinking è diventato sempre più popolare negli ultimi decenni perché è stato la chiave del successo di molte organizzazioni globali di alto profilo. Questo pensiero fuori dagli schemi è ora insegnato nelle principali università di tutto il mondo ed è incoraggiato a tutti i livelli aziendali.

Design thinking per il business? Noi lo applichiamo qui ai nostri clienti.