Nel primo articolo su come il design ci supporta nella creazione di prodotti e servizi desiderati dalle persone, abbiamo indagato la scelta. Oggi valutiamo un secondo elemento, cioè la memorabilità del nostro brand o prodotto. E la domanda è semplice: è più facile per le persone memorizzarne il nome o riconoscerlo?
Un test di memoria per iniziare
Iniziamo con un test di memoria che puoi fare anche tu: leggi e rileggi il seguente elenco di termini per circa 30 secondi, e poi continua la normale lettura dell’articolo.
Riunione
Lavoro
Presentazione
Ufficio
Scadenza
Computer
Documenti
Penna
Staff
Lavagna
Telefono
Poltrona
Scaffale
Scrivania
Segreteria
Nello scorso articolo abbiamo definito il design come attività creativa fondamentale, il cui obiettivo è stabilire le varie qualità di ciò che produciamo. Questo scrive l’International Council of Societies of Industrial Design (Design Management Institute).
La definizione unisce il concetto di design al management, quindi alla capacità di comprendere i bisogni dei consumatori, alla strategia. Come abbiamo visto, progettare necessita di indagare anche le caratteristiche imprescindibili dell’essere umano.
Bene, ora torniamo al test di prima: scrivi in un foglio tutte le parole che riesci a ricordare… senza imbrogliare!
A questo punto possiamo fare un passo in avanti: lo sai che è più facile riconoscere le informazioni piuttosto che rievocarle?
Il riconoscimento è più facile della rievocazione
Nel test di memoria appena completato hai memorizzato un elenco di parole e in seguito le hai scritte. Questa attività è chiamata rievocazione.
C’è una seconda attività possibile: il riconoscimento.
Se invece ti avessimo mostrato un elenco di parole nuovo oppure ti avessimo portato in un ufficio chiedendoti quali degli oggetti lì presenti erano inclusi nell’elenco testuale, ti avremmo sottoposto a un test di riconoscimento.
E in questo secondo caso, avresti recuperato con successo molte più parole rispetto alla rievocazione. Non lo diciamo noi, lo dicono gli esperimenti di psicologia!
Dunque: riconoscere è più facile che rievocare. Il riconoscimento infatti si avvale del contesto e il contesto può aiutarti a ricordare.
Capire il contesto grazie agli errori di inclusione
Tutte le parole che hai memorizzato sono nomi di oggetti riguardanti l’ufficio. Guarda cosa hai scritto nel foglio e confronta il tuo elenco con quello originale all’inizio dell’articolo.
Probabilmente hai scritto parole che non erano presenti nell’elenco originale, ma che rientrano nello schema “ufficio”. Per esempio potresti avere scritto “tavolo” o “matita” o “capo”.
Consciamente o inconsciamente, sapevi che l’elenco includeva cose associate al contesto ufficio. Lo schema probabilmente ti ha aiutato a ricordare gli item dell’elenco, ma potrebbe anche averti fatto inserire i cosiddetti errori di inclusione.
Gli errori di inclusione dipendono dagli schemi mentali ben formati nella nostra mente. Ecco perché i bambini fanno meno errori di inclusione: quando si mostrano oggetti o immagini a bambini sotto i cinque anni e poi si chiede loro cosa ricordano, fanno meno errori di inclusione degli adulti.
Una strategia per rendere brand, servizi e prodotti riconoscibili? Inizia da un buon caffè.
In conclusione: raccomandazioni utili quando progetti nuovi prodotti o servizi
- Evita il più possibile di sovraccaricare la memoria degli utenti.
Se fai caso, molte linee guida relative al design delle interfacce utente e molte funzionalità delle interfacce stesse si sono evolute per limitare l’uso della memoria. - Cerca di non chiedere alle persone di ricordare informazioni.
È molto più facile per loro riconoscere le informazioni quando le ritrovano davanti, piuttosto che rievocarle dalla memoria.
Come ottimizzare la quantità dei tuoi prodotti/servizi e delle informazioni a essi collegati? C’è un percorso progettuale che siamo pronti a presentarti: contattaci.