Come il design aiuta a digitalizzare Organizzazioni ed Enti Pubblici
Pillole per enti pubblici

Come il design aiuta a digitalizzare Organizzazioni ed Enti Pubblici

By 7 Settembre 2020 Marzo 21st, 2022 No Comments

Uno degli obiettivi del Design Thinking nelle Organizzazioni ed Enti Pubblici è quello di dare approcci innovativi per affrontare le svariate sfide che oggi sono costrette ad affrontare tra cui la digitalizzazione dei processi e la progettazione dei servizi.


Il digitale sta cambiando la forma dei servizi pubblici: il ruolo del design è esattamente quello di tenere il cittadino al centro di questo processo di trasformazione mettendo le tecnologie al suo servizio.

Cos’è il Design Thinking?
Le origini del termine “design” ruotano intorno alla progettazione di prodotti e simboli in modo creativo e innovativo. Sempre più il design si sta espandendo nel dare forma alle decisioni, e questo è il momento in cui il design diventa “strategico”.


Il Design Thinking pone le esigenze degli utenti finali ovvero delle persone, al centro del sistema per formulare nuovi servizi, nuovi processi, nuovi modelli.

Un modo efficace per cambiare e impostare un percorso di digitalizzazione all’interno di un ente pubblico è usare il design thinking per effettuare una vera trasformazione.
Le fasi tipiche del design thinking dovrebbero essere i principi fondamentali di un governo che è veramente delle persone, dalle persone e per le persone.
È una metodologia innovativa che coinvolge le persone, sia cittadini che dipendenti pubblici, nel processo di trasformazione, di risoluzione di un problema e di (ri-)organizzazione di un servizio.



Quali difficoltà per l’ente pubblico?

Il design thinking è emerso come un promettente innovativo approccio all’organizzazione del servizio pubblico e al processo decisionale,
in risposta alla concomitanza di una serie di nuovi fenomeni globali


  1. Maggiore interconnessione e diffusione – Il mondo nel 21 ° secolo è caratterizzato da interazioni sempre più rapide che si diffondono verticalmente e orizzontalmente su livelli di governance consolidata.
    La globalizzazione ha portato opportunità senza precedenti sia per paesi sviluppati che per paesi emergenti ma richiede un riadeguamento strutturale lungo gli assi globale-nazionale-locale.
  2. Maggiore complessità – Le sfide che i governi sono chiamati ad affrontare oggi sono sempre più complesse. Ciò costituisce un cambiamento importante dal passato, quando i problemi erano semplici, conoscibili e indipendenti. Le sfide moderne possono non essere definite oppure ben consolidate con obiettivi sociali generali (ad esempio cambiamento climatico e global riscaldamento); rischi rappresentati da determinate tecnologie o processi (ad es. nano e biotecnologie); o rischi legati allo stile di vita come l’obesità, il tabacco o consumo di alcol.
  3. Fiducia ridotta – Molto prima della crisi finanziaria ed economica del 2008, le istituzioni pubbliche, in generale, avevano sperimentato un costante calo della fiducia. La fiducia e la fiducia nel governo sono direttamente correlate alle aspettative del pubblico e più cittadini sono istruiti e maturi, maggiori sono le loro richieste di alta qualità e tempestivi interventi politici. Un calo di fiducia può ostacolare in modo significativo l’attuazione delle politiche, rendendo cittadini e le aziende più avverse al rischio e ritardano gli investimenti, innovazione e occupazione. Vincere la sfida di riconquistare e mantenere la fiducia è fondamentale per governi contemporanei e può essere realizzato attraverso riforme strutturali.

Fonte: Design Thinking for Public Service Excellence – GCPSE


Perchè il Design Thinking è la risposta alla digitalizzazione per enti pubblici e pubblica amministrazione?

Il design-thinking è adatto in situazioni in cui si voglia innovare e dove l’amministrazione pubblica voglia “liberarsi” da una complessità burocratica/amministrativa in alcuni casi evidentemente migliorabile ma congelata da un sistema pesante e maldestro.

È una metodologia che da anni si sta diffondendo in molte nazioni come metodo facile e concreto di innovare nella pubblica amministrazione e per lo sviluppo di nuove soluzioni per il bene comune.
Molti cittadini hanno perso fiducia nella pubblica amministrazione perché sentono e credono che abbia perso di vista chi sono e quali sono i loro bisogni.
Il design thinking è centrato sull’uomo, nel senso che inizia con capire quali sono le esigenze delle persone, intese come cittadini e dipendenti pubblici.
La natura di questo approccio consente di mettere le persone di nuovo in equilibrio con quello che sono le esigenze di cittadini e i dipendenti pubblici; si crea quindi un equilibrio all’interno del quale si sentono di essere guidati da un processo e orientato davvero alla utilità e alla semplificazione.

Digitalizzare vuol dire rispondere a domande ed esigenze come:


  • Nel processo di trasformazione digitale come posso facilitare il servizio di reperimento della modulistica online?
  • Nel sito della nostra ente/comune, che tono di voce uso? Quale linguaggio uso, perchè i servizi e le informazioni siano comprensibili a tutti?
  • Vogliamo rendere i servizi accessibili a tutti gli utenti, secondo il principio di inclusività.

Pensiamo alle finalità della pubblica amministrazione/ente pubblico e il Design Thinking, si adattano perfettamente. I governi si occupano di servire le persone, fare leggi e rispondere ai bisogni per agire nel bene pubblico.

Il Design Thinking consiste nel mettere il cliente o l’utente finale al centro del processo di progettazione e ideazione.

In pratica digitalizzare serve a semplificare, ottimizzare il servizio, risparmio di tempo e costi di gestione, migliorare la vita delle persone e rendere cittadini e dipendenti pubblici più felici.



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