Design thinking

Formazione & Design Thinking: la corsia veloce verso l’AI per le medie imprese

By 1 Luglio 2025 No Comments

Cambiare davvero non significa installare un nuovo software, ma aggiornare il modo di pensare. È qui che la formazione mirata diventa strategica, perché aiuta HR e Innovation Manager a trasformare processi, cultura e — di riflesso — risultati di business. Fra i molti metodi possibili, il Design Thinking si distingue perché educa le persone a osservare con empatia, sperimentare rapidamente e prendere decisioni basate su evidenze, non su opinioni. 

Perché serve un nuovo mindset

  • Mercati iper-volatili. Le PMI italiane convivono con cicli di prodotto più brevi e margini sotto pressione. Restare fermi significa perdere rilevanza.
  • Talenti che scelgono cultura.
I professionisti valutano l’azienda anche in base alle opportunità di apprendimento continuo. Una proposta formativa concreta riduce il turnover e rafforza l’employer branding.
  • AI senza strategia = costi occulti. Senza le giuste domande l’intelligenza artificiale rimane un gadget. Il Design Thinking, insegnato in aula e sul campo, fornisce proprio quella “grammatica delle domande” che trasforma l’AI in leva di valore. 

Come la formazione in Design Thinking innesta il cambiamento

  • Empatia strutturata – Interviste, shadowing e mappe di contesto portano alla luce insight che i tradizionali sondaggi ignorano.
  • Sperimentazione rapida – Prototipi low-fi riducono il rischio: sbagliare in piccolo oggi evita investimenti sbagliati domani.
  • Metriche condivise – Canvas e KPI visivi permettono a marketing, operation e finanza di parlare la stessa lingua.
  • Culture booster – Workshop iterativi generano ambasciatori interni che diffondono pratiche di co-creazione.

Casi che parlano chiaro

Camera di Commercio di Verona & t2i: didardo ha facilitato la co-progettazione di Pari Patto, protocollo sulla parità di genere basato su sessioni di Design Thinking; il risultato è un modello di micro-azioni scalabile su tutto il territorio. Leggi il caso studio.
CIM&FORM – Confindustria: Per Confindustria, didardo ha progettato un percorso formativo interaziendale che ha coinvolto numerose PMI del network: sprint di Design Thinking e coaching sul campo; il 98 % dei partecipanti ne raccomanderebbe l’esperienza.
IRINOX: sei moduli formativi – dalla ricerca utente alla prototipazione rapida – hanno innescato un mindset sperimentale nei team di prodotto; «ora pensiamo diverso e collaboriamo meglio», ha sintetizzato Nicola Persegona, Innovation Manager. Leggi il caso studio.

In sintesi

Formare al Design Thinking non è un costo, ma un asset che rende l’organizzazione:

  • più veloce nel leggere il mercato,
  • più attrattiva per i talenti,
  • più pronta a sfruttare l’AI con intelligenza strategica.

Se il prossimo trimestre vuoi passare dai proclami ai prototipi, il momento di iniziare è adesso. Un caffè (virtuale o in sede) è il primo passo verso un futuro guidato da persone formate, processi agili e tecnologia al servizio delle idee.